In Veneto c’è un bellissimo castello legato ad un’antica e affascinante leggenda che suscita interesse e stupore: è assolutamente da visitare!
Le bellezze artistiche che si incontrano nel Veneto sono davvero molte. Oltre a quelle naturalistiche, tutta la regione è ricca di edifici storici, monumenti, palazzi e castelli di grande valore storico e artistico. Non solo: c’è anche il fascino del mistero ad accompagnare alcune di queste attrazioni.
I turisti hanno l’imbarazzo della scelta tra tutte le cose meravigliose e stupefacenti da ammirare in Veneto. Gli appassionati di storia e di fortini e manieri, troveranno molto interessante anche un castello situato in provincia di Belluno. Non molto distante dalla città sorge un antico castello la cui storia è legata ad una leggenda. Risulta quindi ulteriormente affascinante per un’immersione in un passato probabilmente fantastico, ma con il dubbio che la leggenda nasconda la realtà.
La leggenda del Castrum Zumellarum in Veneto, dove storia e mistero si intrecciano
Nella vallata di Mel, esattamente sulla Sinistra Piave, in provincia di Belluno, sorge il Castello di Zumelle. Detto in latino Castrum Zumellarum cela una storia leggendaria che lo ammanta di fascino e mistero. L’antico maniero ha origine nel periodo della dominazione di re Teodorico. Di questo castello, che con la sua imponenza domina tutta la vallata, alcune fortificazioni periferiche sono andate distrutte nel corso del tempo.
Rimane però inalterato il nucleo centrale e anche le mura e la torre. Il tutto è cinto da un profondo fossato scavato nella roccia. Per accedere al castello bisogna percorrere una strada che si arrampica lungo il pendio e conduce alla piccola corte interna. La torre è alta 36 metri ed è a 5 piani che si attraversano mediante una scala di legno. Sul lato nord c’è poi una piccola chiesetta dedicata a San Lorenzo. All’origine di questo castello c’è dunque una leggenda.
Si narra che la figlia di Teodorico, re degli Ostrogoti, che si chiamava Amalasunta, fu uccisa dopo la morte del padre dal cugino che era bramoso del trono. Amalasunta aveva un amante, Genserico, che dopo la sua morte fuggì in Valbelluna con Eudosia, un’ancella di corte.
Si rifugiarono proprio in un castello in rovina. Lo fecero ricostruire e diedero alla luce due gemelli di nome Goffredo e Ildebrando. È da loro che avrebbe origine il nome di Zumelle. Castrum Zumellarum significa infatti “castello dei gemelli”. Sempre secondo la leggenda nel castello durante la notte appariva spesso un fantasma, identificato in Amalasunta, che vagava andando a cercare il suo amore perduto.