Un aiuto prezioso per numerose famiglie che potrebbe risolvere molti problemi: come funziona l’incentivo da 1300 euro.
Una delle ‘attività’ che, di questi tempi, molti nuclei familiari portano avanti è quella riguardante la verifica dei requisiti per l’accesso ai vari bonus. Può sembrare quasi una barzelletta ma, con il caro vita a livelli stellari, trovare il modo di ammortizzare le spese e ritrovarsi a fine mese senza debiti non è un passatempo ma, per diverse persone, una vera e propria necessità.
Fortunatamente l’Italia offre, da questo punto di vista molteplici possibilità ‘trasversali’, ovvero aiuti che guardano certamente al reddito ma anche al tipo di lavoro (o allo stato di disoccupazione), alla composizione del nucleo (con un occhio di riguardo per figli e over 65) e a molti altri dettagli. E, inoltre, agli aiuti su scala nazionale vanno ad aggiungersi quelli locali, regionali oppure comunali. In tale contesto esiste un incentivo da 1300 euro che potrebbe fare la felicità di tantissime famiglie. Scopriamo di cosa si tratta.
Bonus da 1300 euro: tutti i requisiti e chi può ottenerlo
Gli aiuti possono essere erogati in varie forme: come veri e propri bonus in denaro oppure attraverso sconti o, ancora, mediante detrazioni in busta paga. In alcuni casi vanno espressamente richiesti, in altri applicati in via automatica. Come comportarsi, dunque, con il contributo di 1300 euro? Iniziamo subito col dire che questo incentivo è stato ideato e pensato con una precisa finalità ovvero quella di sostenere la natalità consentendo l’accesso agevolato ai servizi alla prima infanzia. E che gode di un prezioso finanziamento che consentirà di distribuirlo a numerosi richiedenti.
Stiamo parlando di un voucher facente capo al Fattore Famiglia, iniziativa in fase di sperimentazione finanziata contro il contributo della Regione Veneto che si concretizza mediante l’erogazione di voucher destinati alle famiglie. Il contributo va da un minimo di 900 ad un massimo di 1300 euro ed è destinato ai bambini che hanno frequentato i Servizi alla prima infanzia 0-3 anni per non meno di due mesi, non necessariamente consecutivi, nel periodo compreso tra il 1° settembre 2023 ed il 31 agosto 2024.
I comuni interessati sono 36 tra i quali anche quello di Verona che dispone di 695.800 euro. Occorrerà, dunque, essere residente in uno di essi e convivere con il minore per il quale si chiede l’aiuto economico. Infine, è richiesto un requisito Isee non superiore a 20mila euro e determinato in base al Fattore Famiglia.