Con quale frequenza va pulito l’interno del condizionatore: molti non lo sanno e dopo un po’ devono comprarlo nuovo

Il condizionatore è uno strumento delicato e che andrebbe mantenuto sempre al meglio. Qual è la frequenza giusta per pulirlo all’interno?

Chi ha un condizionatore d’aria sa bene come si tratti di uno strumento davvero utile, soprattutto nel periodo estivo e in quelle stagioni che si rivelano più calde che mai. Usarlo per rinfrescare l’aria e per renderla meno opprimente rappresenta, infatti, un vero e proprio sollievo in grado, tra le altre cose, di rendere la permanenza in casa molto più piacevole.

Ogni quanto pulire il condizionatore
Cosa sapere sulla manutenzione del condizionatore (Trevisolavora.it)

Ovviamente si tratta di un apparecchio che ha un certo prezzo d’acquisto e che, per questo, è importante trattare sempre al meglio al fine di farlo durare nel tempo. Ci sono, infatti, delle accortezze che, se non vengono prese, possono portarlo a deteriorarsi prima del tempo, obbligando così ad una nuova spesa. Niente paura, però. Basta infatti ricordarsi di pulirlo con la giusta frequenza per far sì che si mantenga al meglio.

Ogni quanto pulire l’interno del condizionatore

Il condizionatore richiede una manutenzione ordinaria e una straordinaria. Se quest’ultima deve essere fatta dai tecnici all’incirca ogni due anni per controllare bobine e liquido refrigerante, quella ordinaria si può fare anche da sé. A patto di essere costanti con gli interventi. Pulire il condizionatore all’interno è, infatti, importante sia per mantenerlo in funzione il più a lungo possibile che per garantire l’assenza di batteri che, altrimenti, potrebbero minacciare la salute.

pulire l'interno del condizionatore
Condizionatore da pulire? Fai così! (Trevisolavora.it)

Per farlo basta pulirne accuratamente i filtri, estraendoli ed eliminando da essi sporco e polvere. Un accorgimento che andrebbe messo in pratica almeno due volte l’anno e, più precisamente, quando finisce la stagione e si mette il condizionatore in pausa e poco prima di tornare a riaccenderlo.

In questo modo si elimineranno eventuali residui di umidità, si scongiurerà la presenza di batteri e si toglierà la polvere che, con il tempo, potrebbe incrostarsi portando l’apparecchio a funzionare male, a consumare di più del dovuto e, nel peggiore dei casi, a farlo invecchiare prima del tempo. Portandolo anche a rompersi.

È infine importante ricordare che, se si abita in zone abbastanza umide, può essere utile aumentare il controllo del filtri ed eseguirlo almeno ogni tre mesi. In questo modo si potrà agire con più precisione, evitando brutte sorprese e assicurando al proprio condizionatore molti anni di vita in più. Un aspetto che, data la sua utilità e il suo costo, si rivela particolarmente importante da tenere sempre in considerazione.

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