Novità per quanto riguarda il fisco, visto che arriva l’Evasometro che sostituirà il Redditometro. Impostate nuove soglie: chi rischia grosso.
Tra i controlli più temuti dagli italiani troviamo sicuramente quelli del Fisco. Infatti il sistema fiscale italiano è noto per la sua complessità. Le normative fiscali comprendono una vasta gamma di leggi e regolamenti che variano frequentemente. Questa complessità può portare a errori involontari nelle dichiarazioni dei redditi e nelle registrazioni fiscali, aumentando il rischio di incorrere in sanzioni.
Le conseguenze di una verifica fiscale possono essere severe. Le sanzioni per l’evasione fiscale e per errori nelle dichiarazioni possono includere multe elevate e interessi su eventuali somme non pagate. In casi gravi, possono essere imposte anche pene detentive. Questa prospettiva di gravi penalità induce timore nei contribuenti, anche per errori di minore entità. L’Agenzia dell’Entrate ha quindi deciso di introdurre un nuovo strumento come l’Evasometro in grado di introdurre nuove soglie.
Con il Decreto 108/2024, entrato in vigore il 5 agosto, il Redditometro è stato definitivamente eliminato, segnando una svolta significativa nella gestione e nel controllo dell’evasione fiscale in Italia. Al suo posto, è stato introdotto il nuovo strumento chiamato Evasometro. Questo strumento rappresenta una nuova era per il monitoraggio delle dichiarazioni fiscali, sostituendo il Redditometro.
Mentre il Redditometro calcolava il reddito potenziale di un contribuente basandosi su spese e indici di capacità contributiva, l’Evasometro utilizzerà un approccio simile ma con delle novità cruciali. L’obiettivo del nuovo strumento è di migliorare l’accuratezza dei controlli fiscali e ridurre gli errori, utilizzando avanzati algoritmi di intelligenza artificiale. Il funzionamento dell’Evasometro prevede due soglie principali che determinano se scattino i controlli fiscali.
Con la prima soglia il Fisco inizierà i controlli se lo scostamento tra il reddito dichiarato e quello ricostruito supera il 20%. Questo significa che se il reddito calcolato tramite il sistema di controllo è superiore di almeno il 20% rispetto a quanto dichiarato, sarà attivato un processo di verifica.
Mentre invece la seconda soglia scatta se lo scostamento tra il reddito dichiarato e quello ricostruito è pari a 10 volte l’importo dell’assegno sociale annuale. Considerando che l’assegno sociale è di circa 7.000 euro, il Fisco inizierà i controlli se c’è uno scostamento di almeno 70.000 euro.
L’Evasometro implementerà tecnologie di intelligenza artificiale per analizzare i dati e identificare le categorie di contribuenti ad alto rischio di evasione fiscale, ottimizzando così il processo di controllo e riducendo il margine di errore. Con questo nuovo strumento l’Agenzia delle Entrate ha come obiettivo quello di ottimizzare i controlli, rendendoli più snelli ed implementando delle nuove soglie.
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