Quando un lavoratore si ammala è tenuto a seguire una serie di obblighi legali relativi alle visite fiscali e alle comunicazioni necessarie.
Essere informati sui propri doveri durante un periodo di malattia è fondamentale per evitare problemi con il datore di lavoro e con l’INPS. Rispettare le fasce di reperibilità, comunicare tempestivamente ogni variazione del proprio stato di salute e assicurarsi che il certificato medico sia inviato correttamente sono tutti passaggi cruciali per gestire correttamente la propria assenza per malattia.
Tuttavia, capita spesso e volentieri che ci sia una certa confusione sull’argomento, trattandosi però di un tema delicato e importante (ne va per l’appunto il lavoro), è fondamentale non commettere errori di alcun tipo. Vediamo quindi nel dettaglio cosa deve fare un lavoratore in malattia, quali sono le fasce di reperibilità e le comunicazioni obbligatorie.
Le visite fiscali rappresentano uno strumento fondamentale per verificare lo stato di salute dei dipendenti in malattia. Non appena si manifesta l’incapacità lavorativa, occorre avvisare immediatamente il datore di lavoro, secondo le modalità previste dal contratto collettivo applicabile. Successivamente, il medico curante deve inviare telematicamente all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) il certificato di malattia.
Dopodiché, occorre comunicare tempestivamente all’azienda l’assenza, fornendo i dati relativi al certificato medico (numero di protocollo e durata prevista dell’assenza). Durante il periodo di assenza, l’impiegato deve essere reperibile per le eventuali visite di controllo domiciliare disposte dall’INPS che variano a seconda che si appartenga al settore privato o pubblico.
Quelle del settore privato sono la mattina dalle 10:00 alle 12:00 e il pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00. Per quanto riguarda il settore pubblico invece, le fasce da rispettare sono la mattina dalle 09:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00. Esistono però alcune condizioni che esentano il lavoratore dall’obbligo di reperibilità:
È importante che il dipendente sia presente al proprio domicilio o all’indirizzo indicato nel certificato medico durante queste fasce orarie al fine di non incorrere in sanzioni. Oltre alla comunicazione iniziale della malattia, è necessario mantenere l’azienda aggiornata su eventuali proroghe o modifiche dello stato di degenza. Questo include inviare nuovi certificati medici se quest’ultima si prolunga oltre la data inizialmente prevista.
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare diverse sanzioni. In caso di assenza ingiustificata durante le visite fiscali, il lavoratore può subire una decurtazione della retribuzione per i giorni di malattia non giustificati. L’azienda inoltre può adottare provvedimenti disciplinari nei confronti di chi non rispetta gli obblighi di comunicazione o reperibilità. Infine, anche l’INPS può applicare sanzioni amministrative in caso di reiterate violazioni delle norme relative al periodo di degenza.
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