In arrivo alcune novità molto attese sulla rottamazione quater e sulle modalità di pagamento: ecco la svolta per la quinta rata.
Quando si parla di rottamazione quater, si intende la ormai nota definizione agevolata delle cartelle introdotta con la Legge di Bilancio del 2023. Si tratta di una importante opportunità per regolarizzare le proprie pendenze fiscali e contributive non ancora saldate.
I pagamenti possono essere saldati in un’unica soluzione o, nei casi in cui venga richiesta una forma alternativa, anche rateizzati. Per saldare il proprio debito, è possibile effettuare un’operazione online tramite il servizio “Paga on-line”, oltre ai tradizionali canali telematici del proprio istituto di credito.
In alternativa, è possibile procedere al pagamento rivolgendosi presso uno sportello delle Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo PagoPa. Tutte le informazioni sono costantemente disponibili presso il proprio cassetto fiscale dell’area personale dell’Agenzia delle Entrate.
Rottamazione quater, svolta quinta rata: cosa cambia
Arriva lo stop per il pagamento della quinta rata della rottamazione quater prevista in precedenza entro il 31 luglio 2024. Questa scadenza, fissata in un primo momento con cinque giorni di tolleranza, è slittata di quasi due mesi, precisamente entro il 15 settembre 2024. Aggiungendo i cinque giorni di tolleranza, non soggetti a sanzioni o maggiorazioni, la data di termine del pagamento della quinta rata slitta al 20 settembre 2024.
La proroga, tuttavia, interessa solo i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dall’1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Per quanti ne hanno fatto richiesta, la rottamazione quater verrà suddivisa in massimo 18 rate che corrispondono ad un arco di tempo di cinque anni.
Le prime due rate sono state già pagate nel 2023, mentre le rimanenti potranno essere saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024. Per il momento, il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 20 settembre solo esclusivamente il pagamento della quinta rata, ossia quella del 31 luglio. La sesta rata, salvo ulteriori aggiornamenti, rimarrà fissata per il prossimo 30 novembre.
In caso di mancato pagamento, superati anche i 5 giorni di tolleranza, l’Agenzia delle Entrate interromperà la rateizzazione, costringendo il contribuente a procedere con il pagamento del debito nella sua interezza. Le somme pagate in precedenza, quindi, risulteranno esclusivamente come acconti. Attenzione ai prossimi appuntamenti per il pagamento della rate per evitare ulteriori sanzioni.