Pensione, attenzione a non commettere questi errori: rischi di doverla restituire

Fai attenzione se ricevi la pensione: non dovrai assolutamente commettere questi errori, altrimenti rischi di doverla restituire.

Fare errori nella vita è inevitabile e spesso non ci rendiamo conto di averli commessi fino a quando non è troppo tardi. Questo vale anche per il settore delle pensioni. Molti pensionati credono erroneamente che le loro prestazioni siano garantite per sempre, ma in realtà ci sono delle situazioni in cui l’INPS può revocare la pensione.

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Dovresti restituire la pensione se commetti questi errori – TrevisoLavora.it

Non si tratta di un’azione illecita da parte dell’Istituto Previdenziale, ma piuttosto di procedure consentite dalla legge. Scoprire quindi gli errori comuni da evitare è quindi importante per non rischiare di dover restituire la pensione ricevuta.

Pensioni, non commettere questi errori: potresti dover restituire l’importo ricevuto

Quando si riceve una pensione, è fondamentale evitare alcuni errori comuni per non incorrere nel rischio di dover restituire i pagamenti già percepiti. Questi spesso derivano dalla mancata osservanza delle regole stabilite dall’INPS, che regolano le condizioni per il mantenimento delle prestazioni pensionistiche. Uno degli errori più frequenti riguarda la mancata comunicazione di variazioni nel reddito o nella situazione familiare. Le pensioni erogate dall’INPS spesso sono legate a condizioni reddituali e familiari specifiche.

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Gli errori da non commettere per tenere al sicuro la pensione – TrevisoLavora.it

È cruciale inviare tempestivamente le comunicazioni obbligatorie all’INPS, come il modello RED, per aggiornare la propria situazione. Se queste comunicazioni non vengono effettuate, l’INPS può decidere di sospendere o revocare la pensione, e in alcuni casi, richiedere la restituzione degli importi già percepiti. Un’altra situazione che può portare alla restituzione della pensione è il lavoro svolto durante il periodo di percezione della pensione, specialmente se si tratta di pensioni con divieto di cumulo dei redditi. Questo divieto è stato introdotto con la Quota 100 nel 2019, proseguito con la Quota 102 nel 2022 e la Quota 103 nel 2023, e si applica anche all’APE sociale.

Ad esempio se un pensionato con un reddito limitato decide di lavorare, anche per un’attività che comporta un guadagno modesto, come una comparsa in un film, può incorrere in seri problemi. Anche se il reddito aggiuntivo è di pochi euro, l’INPS può decidere di sospendere la pensione e richiedere la restituzione degli importi ricevuti durante l’anno. Questo può succedere anche se l’importo guadagnato è molto esiguo rispetto al totale delle pensioni percepite.

Per evitare di incorrere in problemi e dover restituire la pensione, è importante seguire alcune buone pratiche. Tra queste troviamo degli aggiornamenti regolari, la verifica delle normative e soprattutto la consulenza professionale. Quindi essere a conoscenza delle normative vigenti e delle obbligazioni legate alla percezione della pensione permette di evitare sanzioni e restituzioni non previste.

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