Sono tanti i motivi per visitare Treviso e tra questi troviamo anche una pietra antichissima. Questo è il simbolo di una storia da brividi.
Treviso è sicuramente una delle gemme del nord Italia. Questa città veneta è un mix affascinante di storia, cultura, e bellezze naturali. Spesso oscurata dalla vicina Venezia, Treviso merita una visita per le sue caratteristiche uniche che ne fanno una destinazione imperdibile. Al suo interno è possibile trovare tanta storia e soprattutto un’architettura affascinante. Le mura medievali, ancora ben conservate, circondano il centro storico dando uno scorcio della città e di com’era tanti anni fa.
La città è attraversata da una rete di canali che ricordano quelli di Venezia, ma con un’atmosfera più intima e tranquilla. I canali, come il fiume Sile e il Canal Grande, sono bordati da case colorate e ristoranti caratteristici, offrendo un’ambientazione perfetta per passeggiate romantiche o rilassanti giri in bicicletta. Proprio in questo posto c’è un’antichissima pietra che ha indietro una storia a dir poco da brividi e attrae molti fedeli.
La figura di Santa Augusta è intrinsecamente legata alla città di Vittorio Veneto e rappresenta una delle storie di fede e sacrificio più affascinanti della storia locale. Questa superba santa è venerata non solo come patrona della città, ma anche come simbolo di coraggio e devozione cristiana in un contesto di persecuzione e oppressione. Nata nella frazione di Piai di Fregona nella prima metà del V secolo (circa 410 d.C.), Santa Augusta era figlia di Matrucco, un capitano visigoto sotto il dominio del Re Alarico. Matrucco, noto per la sua avarizia e sete di potere, aveva esteso i suoi domini e perseguitato i cristiani del nord-est dell’Italia.
La nascita di Augusta avvenne in circostanze tragiche: la madre morì durante il parto, e il neonato fu battezzato segretamente da un eremita, segno precoce del suo destino cristiano. Sin dall’infanzia, Augusta si distinse per la sua carità e il suo impegno verso i cristiani perseguitati dal padre. La sua dedizione alla fede cristiana la portò a scontrarsi apertamente con il padre pagano e i suoi seguaci, che tentarono in ogni modo di farle rinunciare alla sua religione.
Augusta fu quindi sottoposta ad una tortura inaudita. Proprio le torture ai suoi danni non riuscirono a piegare il suo spirito. Fu quindi decapitata e il suo corpo martoriato fu sepolto sulla collina di Serravalle, dove oggi si erge il Santuario a lei dedicato. Una delle particolarità più affascinanti del santuario è la “Pietra di Santa Augusta”. Questa pietra forata, di origini antichissime, è circondata da una leggenda che attribuisce poteri miracolosi a chi vi prega e vi infila la testa. Si crede che fare questo gesto possa alleviare ogni male e problema come se non avesse mai esistito. Questo elemento affascinante della tradizione continua ad attirare visitatori e fedeli che cercano conforto e guarigione.
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