Il sogno di tutti i pensionati diventa realtà: confermato l’aumento degli assegni previdenziali. Ecco quando ci saranno gli incrementi.
Pensioni più alte in arrivo: la notizia tanto attesa è stata finalmente ufficializzata. Dopo mesi di sacrifici e acqua alla gola per tanti italiani, ora gli assegni previdenziali cominciano a crescere e in misura significativa. Vediamo tutto nei dettagli.
Il nostro Paese è famoso nel mondo per tante meraviglie: il mare, la storia, l’arte, l’architettura, i paesaggi, la cucina. Di sicuro, però, non brilliamo in quanto a retribuzioni: gli stipendi medi sono tra i più bassi in Europa. Stesso discorso per le pensioni. Molte persone, dopo un’intera vita di lavoro, si ritrovano con un assegno previdenziale che non arriva i 1000 euro al mese.
Decisamente troppo pochi soprattutto in questi tempi di inflazione e caro vita. Nonostante le varie rivalutazioni e le rivalutazioni speciali dedicate alle pensioni minime, gli assegni mensili dell’Inps restano troppo bassi e molti anziani, per questo motivo, scelgono di trasferirsi all’estero.
Dopo tante promesse e mesi di attese, però, qualcosa ora inizia a muoversi e ad andare per il verso giusto. Infatti a breve le pensioni aumenteranno e anche di molto.
Pensionati di tutta Italia potete rallegrarvi: finalmente i vostri assegni pensionistici aumenteranno. La pensione, dopo tanta attesa, inizierà ad essere molto più sostanziosa. Vediamo chi riceverà gli incrementi e a partire da quando.
Le pensioni italiane, come anticipato, sono tra le più basse in Europa. Negli ultimi due anni, a causa dell’inflazione e del conseguente rialzo dei prezzi, il potere d’acquisto delle famiglie è crollato e a pagare il prezzo più alto sono state le fasce economicamente più deboli, tra cui, appunto, tanti pensionati costretti a vivere con assegni molto modesti.
Le pensioni, ogni anno, aumentano in virtù della rivalutazione che deve adeguare gli assegni previdenziali al costo della vita. Tuttavia la rivalutazione annua non è la medesima tutti gli anni: nel 2023, ad esempio, le pensioni sono state rivalutate dell’8,1% mentre nel 2024 solo del 5,4%.
Ma si badi bene: tale percentuale di rivalutazione – che corrisponde al 100% dell’inflazione – è stata applicata solo alle pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo dell’Inps. Tutte le altre sono state rivalutate in percentuali inferiori. Dal prossimo anno, tuttavia, la musica dovrebbe cambiare.
Infatti, negli scorsi anni, il Governo, per far quadrare i conti e attuare altre riforme, ha dovuto un po’ tagliare sulla rivalutazione delle pensioni a applicarla al 100% solo agli assegni più bassi. Tuttavia, ora la situazione sembra essere risolta e, per questo motivo, l’aumento delle pensioni nel 2025 dovrebbe tornare a seguire le regole originarie di rivalutazione.
La stessa Corte Costituzionale è intervenuta per ribadire che i tagli della rivalutazione non possono essere reiterati senza motivo. Di conseguenza tutti i pensionati dovrebbero iniziare a ricevere molti più soldi già a partire dal prossimo gennaio.
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